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Risposta del Sindaco Antonio Grassi ad un gruppo di cittadini senza volto

05/07/2024     Segreteria

A pagina 4 del settimanale in Primapagina di venerdì 5 luglio, è pubblicato un articolo firmato Un gruppo di cittadini di Casale Cremasco Vidolasco che fa dei rilievi a questa amministrazione.

Rispondo sul sito ufficiale del comune, perché il testo chiama in causa l'amministrazione.

Con ordine.

Punto uno. Partiamo dal fondo. Dalla firma.  Il documento è siglato Un gruppo di cittadini di Casale Cremasco Vidolasco.

Leonardo Sciascia, divideva gli uomini in Uomini, mezz'uomini, ominicchi, pigliainculoquaquaraquà. Ora in quale di queste categorie collocare le persone che non hanno il coraggio di firmare con nome e cognome un documento da loro redatto e reso pubblico?

Di sicuro né negli Uomini, né nei mezzi uomini.

Vedete, gentili componenti del Gruppo di cittadini di Casale Cremasco Vidolasco, il dibattito politico non funziona così. Accusate l'amministrazione comunale di avere un orientamento di estrema sinistra ma restate anonimi.

È un tipico metodo della terribile Stasi, che operava nella Germania dell'est (DDR) prima della caduta del muro di Berlino. A questo proposito Le vite degli altri è un film assai istruttivo. Ne deriva che i comunisti siete voi. Non noi.

Oppure, per rimanere in Italia, questi metodi erano utilizzati dall'Ufficio Affari Riservati (UAR).  Non è necessario aggiungere altro.

Punto due.  Mi accusate di avere scelto per l'assessorato al bilancio Celestina Villa di Rifondazione comunista.

Scrivete: «È noto a tutti, specialmente al sindaco neoeletto, l'orientamento politico espresso dai cittadini di Casale Cremasco alle ultime elezioni Europe con FdI al 42,22%, Lega al 17, 67 e Fi1 2,34 % che danno un totale del 72,23 % dei voti espressi: questa decisione quindi è un vero e proprio schiaffo alla stragrande maggioranza della popolazione di Casale Cremasco Vidolasco. Viene spontaneo chiedersi cui prodest?».

Non bisogna possedere un quoziente di intelligenza sopra la media per capire che sottolineare queste percentuali vi rende degni del miglior Tafazzi, quello che si dava le martellate sulle parti intime.

Il ragionamento è semplice. Nessun elettore è stato obbligato a votare questa amministrazione.

In base alle percentuali da voi riportate, si deduce che la stragrande maggioranza dei cittadini favorevoli a questa amministrazione è di centrodestra. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Ed evitate di fare autogol.

Se eravate tanto preoccupati del mio collocamento politico nessuno vi impediva di presentarvi e stravincere le elezioni amministrative. Perché avete rinunciato a questa opportunità? Perché non avete trovato un numero sufficiente di cittadini disposti a candidarsi con voi? Perché avevate paura di perdere? Perché i partititi di centrodestra non vi hanno sostenuto?

Punto tre. E poi quel tocco di classe in latino: cui prodest la scelta di Celestina Villa?

La risposta è semplice. Lapalissiana. Giova al Comune.

Non è stata nominata assessora per la sua collocazione politica, ma per le sue capacità professionali e la sua competenza in campo amministrativo.

Chiedete a Cremona, anche ad esponenti del centrodestra chi è Celestina Villa. Di sicuro è senz'altro migliore di qualsiasi anonimo cacasotto che non ha il coraggio di firmare i documenti che produce.  

Mi spiace, se cullate sogni di gloria, dovrete tenerli nel cassetto ancora per alcuni anni.  Tranquilli, per ricoprire una qualsiasi carica pubblica non sceglierei mai   persone prive del coraggio di firmare con nome e cognome il loro dissenso. Tirare il sasso e nascondere la mano non è una pratica che condivido. Se questo è il vostro metodo non andremo mai d'accordo.

Punto quattro. Ma dove avete vissuto in questi ultimi dieci anni in cui ho amministrato il comune insieme ad una squadra eccezionale?  Dieci anni sono tanti. Dove eravate?

Già nel 2014 venivo tacciato di comunismo. Mangiavo i bambini. Ma potete stare tranquilli. Sono maturato e invece di cucinarli, aspetto che crescano e consegno loro la Costituzione.  Ma lo sapete che la mia è una lista civica dove convivono consiglieri di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega?

Punto cinque. Vi stracciate le vesti perché Beppe Bettenzoli, di Rifondazione comunista, ha presentato la lista. Ma l'aveva presentata anche nelle due precedenti tornate amministrative. Non lo sapevate? Ma allora siete degli alieni.

Punto sei.  Vi informo che la più significativa operazione politica del territorio cremasco di questi dieci anni, è stata condotta dal nostro comune con altri sette sindaci tutti di centrodestra e Lega.  Anche questo non lo sapevate?

Punto sette: Con l'oratorio abbiamo una collaborazione straordinaria pur nel rispetto dei rispettivi ruoli. E sono tre i parroci con i quali il comune ha trattato.  Se la statistica ha un senso direi che l'oratorio non corre rischi di diventare una Casa del popolo. Anche questo non lo sapevate?

Punto otto. Consiglieri e assessori devono preoccuparsi del bene comune e non del gruppo o dell'associazione che rappresentano.  Lo sapete che il Comune è laico.? Probabilmente no. Per voi è fantascienza.

Punto nove. Avevamo annunciato in campagna elettorale la composizione della giunta, compresa l'indicazione di Celestina Villa assessora. Lo sapevate? Dove eravate? Al bar  a giocare a scopa?

Punto dieci.  I cittadini ci hanno votato per il nostro programma e non per pippe ideologiche. Lo sapevate? Aggiungo che siamo stati eletti con un voto democratico. Che cercheremo di portare a termine il nostro mandato, con il massimo impegno per realizzare il citato programma elettorale.  Che vi piaccia o no.

Il documento come il vostro è chiacchiera da bar.

 La chiusura è la prova della vostra inconsistenza. Scrivete: «Gli indizi non mancano, speriamo presto di non avere anche le prove».

Quindi ci avete fatto un processo senza prove. Bravi.

«Ma mi faccia il piacere», direbbe Totò.

E per dirla tutta anche quel speriamo presto di non averle è un distillato d'ipocrisia. Non è necessario essere Watzlawick per comprendere che vi augurate il contrario.  E con questo dimostrate di essere scarsi anche nella comunicazione.

La differenza tra noi e voi, ma non so quanti siate (un gruppo è formato da almeno due persone), è semplice. Noi cerchiamo di costruire ponti, voi lavorate per distruggerli. Ma non siete neppure in grado di fare questo.

Chiudo e ribadisco quello che ho promesso durante il primo consiglio comunale: sarò il sindaco di tutti.  Anche il vostro. Come lo sono sempre stato in questi dieci anni.

Antonio Giuseppe Grassi.

Sindaco.

480 letture.

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