Grassi: “Cer? Noi aspettiamo ad aderire, e vi spiego il perché”

Notizia pubblicata su Il Nuovo Torrazzo in data 5 aprile 2025

Data :

5 aprile 2025

Grassi: “Cer? Noi aspettiamo ad aderire, e vi spiego il perché”
Municipium

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Il primo cittadino motiva la scelta del Comune che in questa prima fase non ha aderito ad alcuna Comunità energetica rinnovabile

Il sindaco di Casale Cremasco, Antonio Grassi, interviene per spiegare la scelta dell’amministrazione comunale di prendersi il tempo necessario per studiare, capire e valutare il tema delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer). “Questo modo di procedere – spiega – ci permetterà di proporre ai cittadini una scelta più consapevole per loro e per l’amministrazione stessa. Il tema è complesso e comprende diversi aspetti. I principali sono quattro: normativo, ambientale, economico e sociale. Pronunciarsi senza approfondire la questione, potrebbe indurre i cittadini a incamminarsi su una strada che non porta ai risultati sperati e alle aspettative create”. Per tutto questo l’amministrazione comunale ha avviato un percorso preciso e rigoroso per ottenere il maggior numero di informazioni possibili da trasmettere ai cittadini e fornire loro la possibilità di decidere con cognizione di causa. Anche perché non sono previste date precise per aderire alla Cer. “Abbiamo incontrato esperti regionali e tecnici del settore. Ci siamo confrontati con Consorzio.It e altri soggetti interessati a costituire Cer. Abbiamo delegato due consiglieri a seguire il problema e a relazionare a tutto il gruppo consiliare”, chiarisce ancora il primo cittadino. Una Cer è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del Terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità. La mancata adesione di un Comune a una Cer non influisce sulla possibilità per i cittadini di aderire autonomamente. “Idem, l’adesione del Comune a una Cer non vincola i cittadini, che possono aderire autonomamente a una Cer di loro gradimento, anche se diversa da quella scelta del Comune. L’adesione di Comune e cittadini a una stessa Cer comporta però vantaggi all’intera comunità”, dichiara ancora Grassi. Il quale era stato attaccato per non aver aderito insieme ai Comuni vicini alla Comunità energetica formatasi di recente. Prima di chiudere un’ultima precisazione. L’obiettivo principale di una Cer è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri e soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile. Per il cittadino “gli sconti in bolletta sono in pratica irrisori”. Il reale vantaggio per il singolo cittadino è un contributo in conto capitale, pari al 40% del costo dell’investimento, a valere sulle risorse del Pnrr per la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, che nella nostra zona si traduce solitamente in impianti fotovoltaici. Tutte le possibilità verranno illustrate ai cittadini in un’assemblea pubblica che sarà indetta al completamento delle verifiche del quadro normativo e operativo. “Il lavoro svolto in questi mesi per indicare ai cittadini cosa comporti realisticamente aderire a una Cer rientra nel metodo adottato da questa amministrazione di vagliare le questioni nei loro vari aspetti, senza pregiudizi o scelte predeterminate. Metodo che ha sempre posto il bene comune in cima alle priorità”, conclude Grassi.

Ultimo aggiornamento: 17 maggio 2025, 08:53

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