Descrizione
Il confronto tra i sindaci e l’amministrazione provinciale mercoledì a Sergnano.
di STEFANO SAGRESTANO
SERGNANO Di nuovo sotto osservazione i fiumi del Cremasco per il ritorno della pioggia, a meno di una settimana dalla tracimazione del Serio a Sergnano e Vidolasco e con la prospettiva di diversi giorni di maltempo. Per cercare di analizzare le nuove condizioni climatiche e le conseguenze dirette sul territorio e mettere a punto iniziative di miglioramento della sicurezza dei fiumi e delle aree golenali, mercoledì si terrà un vertice ospitato a Sergnano. Interverranno alcuni dei sindaci del territorio, quelli dei paesi più colpiti dall’esondazione della scorsa settimana, il neo presidente della Provincia Roberto Mariani e i rappresentanti dei gruppi di protezione civile che operano per la sicurezza e la prevenzione del rischio idrogeologico lungo il Serio e l’Adda. «Dobbiamo partire dal fatto che alluvioni come l’ultima, purtroppo, potrebbero essere in futuro più frequenti rispetto al passato, a causa del cambiamento climatico — sottolinea il sindaco di Sergnano Mauro Giroletti —: per il Serio, così come per tutto i corsi d’acqua del bacino del Po, l’autorità di competenza per quanto riguarda la sicurezza idraulica del territorio, quindi progettazione, realizzazione, manutenzione delle opere idrauliche su tutto il bacino, è l’Aipo. I lavori che si stanno effettuando nell’alveo del Serio proprio qui a Sergnano sono stati progettati e programmati esclusivamente dall’Agenzia con questa finalità. Come Comuni siamo in contatto con le autorità competenti: nella gestione dell’emergenza dello scorso giovedì erano presenti nel nostro territorio, oltre a protezione civile e polizia locale, anche tecnici di Aipo che hanno potuto osservare le criticità e i danni provocati dalla piena. Questo anche su indicazione mia e dell’amministrazione». I tecnici Aipo dovranno ora valutare come e s e intervenire per il ripristino degli argini. Richieste pressanti in questa direzione sono già arrivate non solo dagli enti locali, ma anche dagli agricoltori del territorio, i cui allevamenti e terreni sono stati allagati dalla tracimazione del fiume, sia a Vidolasco sia a Trezzolasco. Gli imprenditori hanno chiamato in causa innanzitutto l’Aipo, sottolineando come gli argini rotti dalla piena vadano rimessi in sesto quanto prima, e poi il parco del Serio, per quando riguarda manutenzioni e pulizie delle rive.
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Ultimo aggiornamento: 18 ottobre 2024, 07:16