Profilo istituzionale della parrocchia di Santo Stefano Protomartire
Ultima modifica 11 giugno 2024
Parrocchia della diocesi di Crema; fino al 1580 appartenne alla diocesi di Cremona.
La prima attestazione di un insediamento religioso a Casale Cremasco risale al secolo XIV, quando nel 1385 la chiesa di Casale era soggetta alla pieve di Fornovo. Nel secolo XV si insediarono a Casale una comunità di frati umiliati, che eressero la chiesa e il monastero di Santa Maria; quando gli Umiliati furono soppressi nel 1571 ad essi subentrarono i Cistercensi di San Bernardo.
Nel 1520, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Gerolamo Trevisano, la rettoria di Santo Stefano di Casale Cremasco fu censita come parrocchia il cui reddito beneficiale ammontava a 190 pertiche di terreno; il diritto di nomina del rettore spettava al vescovo di Cremona.
Nel 1578, in occasione della visita pastorale del vescovo di Cremona Niccolò Sfondrati, il reddito beneficiale del parroco ammontava a 260 libre da 200 pertiche di terreno; la parrocchia contava 120 anime da comunione. Nel 1580 la parrocchia di Casale fu smembrata dalla diocesi di Cremona e unita alla diocesi di Crema, eretta con la bolla “Super Universas” di Gregorio XIII dell’11 aprile 1580.
La chiesa di Santo Stefano fu visitata dal visitatore apostolico Girolamo Regazzoni nel 1583; nella stessa occasione fu visitato a Casale il monastero di Santa Maria. Alla prima suddivisione della diocesi di Crema in vicariati nel 1583, la parrocchia di Casale fu compresa nel vicariato di Castel Gabbiano; il diritto di nomina del rettore spettava al vescovo di Crema e il reddito del suo beneficio ammontava a 290 libre; nella parrocchia era stata istiuita la confraternta del Santissimo Sacramento ; nel secolo successivo la parrocchia di Casale venne compresa nel vicariato di Camisano. Nel 1717 fu edificato nel circondario della parrocchia l’oratorio della Crocetta. Nel 1752 il numero degli abitanti era di 261 anime.
Nel 1787 il parroco manteneva il titolo di rettore. Nel 1822 la rendita del beneficio parrocchiale in valuta italiana ammontava a 1372,90; la parrocchia contava 338 anime.
Nel secolo XVIII la parocchia di Casale Cremasco fu compresa nel vicariato di Castel Gabbiano; nel secolo XIX appartenne invece al vicariato di Sergnano; nel secolo XX passò infine al vicariato di Camisano.
Con la revisione delle strutture territoriali della diocesi attuata nel 1970, la parrocchia di Casale Cremasco è stata inclusa nella zona pastorale est.
Bibliografia
- Piero Majocchi, Parrocchia di Santo Stefano protomartire, LombardiaBeniCulturali.